«…Ivrea la bella
che le rosse torri specchia
sognando a la cerulea Dora
nel largo seno,
fosca intorno è l’ombra di re Arduino…»
(Giosuè Carducci, Piemonte vv 21-24)
Ivrea è nel cuore di una conformazione geologica di origine glaciale, l’Anfiteatro Morenico d’Ivrea, può essere un’ottima base per pernottare e muoversi nei dintorni. Facile da raggiungere con i mezzi pubblici trovandosi nella tratta ferroviaria Torino–Aosta. Un’escursione ad Ivrea è d’obbligo! Passata alla storia contemporanea italiana grazie alla Olivetti, vanta una storia di origine romana e cela bellezze di diversi periodi storici. Proponiamo una visita guidata nel cuore del borgo antico, ai suoi monumenti principali, del duomo, della sinagoga, al castello e alla torre di santo Stefano.
Molto curioso, stimolante ed originale è il museo “Tecnologicamente” di Ivrea: museo della storia olivettiana con forte impatto educativo e formativo grazie alla sua caratteristica laboratoriale. Stimolante ed educativo soprattutto per i più piccoli, il museo è molto interattivo: i visitatori sono invitati continuamente a scoprire il funzionamento di vecchi macchinari e tecnologie al fine di capirne il processo evolutivo. Meno curioso ma non meno affascinante è il MAAM (Museo all’Aperto di Architettura Moderna), un circuito lungo la periferia d’Ivrea lungo il quale è possibile ammirare la panoramica della cultura architettonica promossa dalla Olivetti. Le collaborazioni, mai fisse, con gli architetti avevano una durata variabile legata all’estro creativo di questi ultimi: come si può notare facendo il percorso architettonico, nessun edificio somiglia all’altro, né per forma né per impianto stilistico. Lo scopo della Olivetti infatti, era promuovere la creatività nell’architettura e dare ampio spazio all’innovazione. Per salvaguardare quello che ormai è un bene artistico, è stato proposto il percorso museale.
È il momento più importante e folkloristico della la città, un evento unico riconosciuto come manifestazione italiana di rilevanza internazionale. È possibile partecipare alla battaglia delle arance come arancere tiratore da terra ad un prezzo che si aggira intorno ai 60€ compreso di assicurazione in caso di infortunio. Altrimenti è possibile assistere alla battaglia delle arance da lontano. Lo storico Carnevale di Ivrea però non si limita alla sola battaglia delle arance ma anzi, è ricco di eventi e manifestazioni che scandiscono le giornate di questo importante evento.
La Serra morenica di Ivrea è una particolare collina lunga quasi 20 km la cui caratteristica è quella di essere perfettamente piatta, in modo piuttosto regolare. Si estende dalle pendici dei monti piemontesi fino al confine con la Valle d’Aosta e il lago di Viverone. Diverse sono le escursioni e le passeggiate che si possono fare al suo interno.
Data la conformazione geologica dell’Anfiteatro Morenico D’Ivrea, numerosissimi sono i laghi al suo interno. Ne troviamo cinque solo intorno ad Ivrea, conosciuti infatti come i Cinque Laghi di Ivrea. Tra i più importanti vi sono il lago Sirio, il lago di Viverone e il lago di Candia. Sono molto suggestive alcune passeggiate che si possono fare lungo le sponde di questi specchi d’acqua.
L’iniziativa intende abbinare le bellezze naturalistiche del lago alle golose degustazioni gastronomiche e ai grandi vini della collina morenica della Serra. Questo territorio è capace di proporre una gastronomia di qualità che comprende prodotti tipici e vini pregiati, tra i quali l’ormai celebre Erbaluce di Caluso DOCG che trova nei vigneti affacciati sul lago una culla privilegiata per raggiungere una maturazione ottimale.
Ai piedi della Serra, nel versante nord, è possibile ammirare un fenomeno naturale di assoluto fascino ed interesse: le “Òre” dei Balmetti di Borgofranco. Si tratta di particolari fori, nei muri di alcune cantine, dai quali arrivano tutti i giorni dell’anno delle correnti d’aria fredda provenienti dalla collina della Serra.
“Il respiro dei giganti“, come viene chiamato nella cultura popolare, è un fenomeno estremamente curioso che lascia ogni visitatore esterrefatto. I Balmetti erano essenzialmente cantine naturali dove conservare il cibo in un luogo fresco e asciutto. La tradizione vuole che le famiglie si radunino al proprio Balmetto con gli amici per consumare la tipica “merenda sinoira”: pranzo-merenda a base di formaggi, salumi, sottaceti, vino e quant’altro fosse conservato nelle cantine dei Balmetti. Per i visitatori di queste zone una pausa di ristoro ai Balmetti è un toccasana per assaporare prodotti tipici oltre che un modo per rivivere la vita tradizionale di queste zone in compagnia di qualche anziano signore sicuramente felice di raccontare i segreti della propria terra.
Sulla Collina della Capra si erge il castello di Masino, antica residenza dei conti Valperga. Un importante ed affascinante castello dagli emblematici affreschi e dal suggestivo parco voluto e progettato dal fisico ed astronomo Abate di Caluso. La Collina della Capra è ricca di fascino e mistero grazie ai reperti di origine celtica, tra i più importanti e famosi la “Pera Cunca”, un altare druidico che veniva usato come bussola e calendario stellare per celebrare l’avvento della primavera e l’inizio della stagione dei pascoli.
La Riserva Naturale Speciale della Bessa si trova in territorio biellese ai margini dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, di cui costituisce il lembo più esterno e più antico. E’ stata istituita nel 1985 per tutelare dalle attività di cava i resti a cielo aperto di un’immensa miniera d’oro di età romana, che rappresenta la più estesa area archeologica piemontese ed un sito di interesse internazionale per lo studio delle tecniche idrauliche per l’estrazione aurifera su grande scala. I resti della miniera, interamente sfruttata nell’arco di un secolo e abbandonata intorno alla metà del I sec. a.C., occupano un terrazzo alluvionale lungo circa 8 km con una larghezza massima di km 1,1, definito da alte scarpate rilevate rispetto al fondovalle dei torrenti Viona ed Olobbia e dalla piana alluvionale del torrente Elvo che lo delimitano rispettivamente a nord, sud-ovest e nord-est, ed è compreso nei comuni di Mongrando a nord, Borriana ad est, Cerrione a sud e Zubiena a ovest.
Le bellissime vallate della Valchiusella, come si può intuire dal nome, sono una serie di vallate “chiuse in loro stesse”. Montagne verdi ricche di percorsi fluviali e laghi che rendono il suo paesaggio magico e rilassante. Qui è possibile sciare d’inverno e percorrere sentieri spettacolari d’estate, un luogo ideale per rilassarsi e godersi una natura ancora incontaminata.
Ivrea dista 20km dal confine con la Val D’Aosta ed è veramente facile e piacevole godersi delle giornate sui monti più alti d’Europa.
Il paesaggio del Canavese si presenta ovunque punteggiato di castelli e rocche costruiti a partire dall’alto Medioevo, testimonianza dei diversi casati nobiliari e della travagliata storia di questa regione.